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Autore Elizabethtown
nicola777

Reg.: 07 Gen 2004
Messaggi: 413
Da: Sestu (CA)
Inviato: 08-11-2005 23:04  
Un film godibile, come ogni film di Crowe, caratterizzato da una sceneggiatura piuttosto buona, che sa descrivere bene i caratteri dei personaggi, forse perché l’autore scava nell’autobiografico. Ci sono però cadute di stile, come la scena in cui Drew parla a Claire del suo fallimento o la scena del quasi suicidio…alcune cose lasciate a sé stesse. Comunque si nota la solita – mi vien da dire- ovvietà di Crowe nel descrivere uno spazio usando uno sguardo non preciso nè condotto da regole che non siano il montaggio di riprese fatte posizionando la mdp nei punti più congeniali alla pura descrizione di una scena. Ma a parte ciò, riscontrabile però in diverse scene, del film si nota la passione con cui è stato fatto. La passione quindi è messa più che nell’immagine, nel ritmo di narrazione e nel tipo di narrazione. Si pensi alla scena del viaggio finale, in cui la mdp si fa autoriale e cerca la poesia nella una riconciliazione di Crowe con la vita, quindi con ciò che gli sta attorno, il paesaggio americano. La sua ricerca del cappello rosso di Claire…insomma un film che pur presentando diverse sbavature, riesce ad emozionare. Ci riesce grazie all’estrema umanità con cui Crowe racconta le sue storie; un’umanita che è data prima di tutto dall’origine autobiografica dei suoi soggetti e sceneggiature; un’umanità che fa trasparire nella costruzione della scena tutto l’amore che il regista ha per i suoi personaggi, per il loro sguardo, per la loro anima, per i loro gesti, per i loro sentimenti. Sono parte di lui, e nel filmarli vuole rendere palpabili le sue sensazioni. La vita dei personaggi è filtrata attraverso gli occhi del regista, che la incornicia con la musica, molto spesso presente, che la segmenta per cercare la massima spontaneità del carattere. Insomma un film che, sebbene abbia delle pecche sul livello tecnico di costruzione dello spazio, è fatto con amore. Crowe non sarà un gran regista, ma è una persona umile e onesta con se stessa. Un’ anima quasi fanciullesca sempre alla ricerca di esaltare le proprie emozioni per renderle ancora più personali, per darle vita e renderle eterne.

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ZoraGhost

Reg.: 15 Feb 2005
Messaggi: 2383
Da: House Domina (es)
Inviato: 09-11-2005 19:20  
Artist: Patty Griffin Lyrics
Song: Long Ride Home Lyrics
Long black limousine
Shiniest car I've ever seen
The back seat is nice and clean
She rides as quiet as a dream
Someone dug a hole six long feet in the ground
I said goodbye to you and I threw my roses down
Ain't nothing left at all in the end of being proud
With me riding in this car, and you flying through the clouds

I've had some time to think about you
And watch the sun set like a stone
I've had some time to think about you
On the long ride home

One day I took your tiny hand
Put your finger in the wedding band
Your daddy gave a piece of land
We laid ourselves the best of plans
Forty years go by with someone laying in your bed
Forty years of things you say you wish you'd never said
How hard would it have been to say some kinder words instead
I wonder as I stare up at the sky turning red

I've had some time to think about you
And watch the sun set like a stone
I've had some time to think about you
On the long ride home

Headlights staring at the driveway
The house is dark as it can be
I go inside and all is silent
It seems as empty as the inside of me

I've had some time to think about you
And watch the sun set like a stone
I've had some time to think about you
On the long, on the long
Oh the long, on the long
On the long ride home
_________________
Ho visto troppa crudeltà in questa casa, per volerne infliggere.

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AnnieHall

Reg.: 04 Nov 2005
Messaggi: 2375
Da: Firenze (FI)
Inviato: 09-11-2005 19:26  
quote:
In data 2005-11-05 02:09, leonessa scrive:
Come tutti i film di Crowe, questo è un film non solo per gli occhi ma anche per le orecchie. Infatti ogni momento, ogni scena, ogni emozione è scandita da una canzone. Azzeccata.
Orlando Bloom si diverte ad uscire dai suoi soliti ruoli in costume e colpisce per la sua semplicità ed emozionabilità.
Kirsten Dunst al contrario si aggira nel terreno di Penny Lane: personaggi così folli da rispecchiartici completamente
E poi ci sono i momenti, quei momenti alla Crowe, che rimangono scolpiti nella memoria. La scena del cellulare è assolutamente, deliziosamente e romanticamente perfetta !

1bix8




io lo devo ancora vedere... confido nella precedente magia di Penny Lane!
_________________

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EtaBeta

Reg.: 11 Nov 2003
Messaggi: 1493
Da: Roma (RM)
Inviato: 10-11-2005 13:34  
L'ho visto ieri sera con un amico.
In patria il film è stato stroncato dalla critica ma amato dal pubblico e, curiosamente, la stessa dicotomia si è verificata ieri per quanto riguarda i pareri miei e del mio amico sul film. Prevedibile, noioso, inguardabile e chi più ne ha più ne metta: questo in sostanza il suo giudizio. Io invece ho amato questo film e me ne sono chiesto la ragione: effettivamente è piuttosto prevedibile e un tantinello inverosimile e allora? Io amo alla follia il cinema di Frank Capra, anzi Francesco Capra da Bisacquino (Palermo), un cinema che aveva dei punti fermi e una struttura narrativa comune: esattamente gli stessi utilizzati da Crowe. Uno o piu individui portati alla disperazione da circostanze nefaste che fanno pensare a una situazione irreparabile e uno o più "Deus ex machina" che squarciano il velo di Maia e illuminano di positività quello che sembrava un nerissimo inferno. Un paio di esempi di Deus ex machina sono senz'altro l'angelo Clarence de "la vita è meravigliosa" e il gangster Dave lo sciccoso in "signora per un giorno" e "angeli con la pistola" (raro caso di remake di un film diretto dallo stesso regista dell'originale), in Elizabethtown direi che i Deus sono due: il padre del protagonista, la cui morte salva letteralmente la vita del figlio, e Claire (K.Dunst), un personaggio che è la quintessenza dell'archetipo Capriano, aggiungerei anche la famiglia capagnola di Drew (O.Bloom), che mi ricorda molto la famigliola squinternata di "l'eterna illusione". Non voglio dire altro perchè magari qualcuno vuole andare a vedere il film, però sappiate che se non siete degli inguaribili romantici come me è probabile che troverete il film una cagata melensa, poi non dite che non vi avevo avvertito.
E ora mandatemi pure a quel paese per il paragone "ardito" Capra-Crowe...
_________________
"ci sedemmo dalla parte del torto poichè tutti gli altri posti erano occupati" B.Brecht

"una giornata senza sorriso è una giornata persa" C.Chaplin

You better let somebody love you
before it's too late

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valy1967

Reg.: 09 Giu 2005
Messaggi: 1002
Da: Roma (RM)
Inviato: 10-11-2005 17:05  
..decisioni più umanamente razionali...mmm..ma che vuol dire....???
Razionale è umano,irrazionale è...cosa???
Vabbè.io mi sono divertita Orlando qui me lo sarei mangiato...è un film furbo e adorabile...l'amore come terapia contro il capitalismo..accettare le perdite per separarsi senza freddarsi...belle facce colonna sonora ,al solito da brivido...Crowe mi piace quando non vuol fregarmi ed è manifesto nel suo essere american dream....
_________________
" Piantata tra i cedri e le querce,sperduta tra il nulla e l'addio"

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valy1967

Reg.: 09 Giu 2005
Messaggi: 1002
Da: Roma (RM)
Inviato: 10-11-2005 17:07  
quote:
In data 2005-11-10 13:34, EtaBeta scrive:
L'ho visto ieri sera con un amico.
In patria il film è stato stroncato dalla critica ma amato dal pubblico e, curiosamente, la stessa dicotomia si è verificata ieri per quanto riguarda i pareri miei e del mio amico sul film. Prevedibile, noioso, inguardabile e chi più ne ha più ne metta: questo in sostanza il suo giudizio. Io invece ho amato questo film e me ne sono chiesto la ragione: effettivamente è piuttosto prevedibile e un tantinello inverosimile e allora? Io amo alla follia il cinema di Frank Capra, anzi Francesco Capra da Bisacquino (Palermo), un cinema che aveva dei punti fermi e una struttura narrativa comune: esattamente gli stessi utilizzati da Crowe. Uno o piu individui portati alla disperazione da circostanze nefaste che fanno pensare a una situazione irreparabile e uno o più "Deus ex machina" che squarciano il velo di Maia e illuminano di positività quello che sembrava un nerissimo inferno. Un paio di esempi di Deus ex machina sono senz'altro l'angelo Clarence de "la vita è meravigliosa" e il gangster Dave lo sciccoso in "signora per un giorno" e "angeli con la pistola" (raro caso di remake di un film diretto dallo stesso regista dell'originale), in Elizabethtown direi che i Deus sono due: il padre del protagonista, la cui morte salva letteralmente la vita del figlio, e Claire (K.Dunst), un personaggio che è la quintessenza dell'archetipo Capriano, aggiungerei anche la famiglia capagnola di Drew (O.Bloom), che mi ricorda molto la famigliola squinternata di "l'eterna illusione". Non voglio dire altro perchè magari qualcuno vuole andare a vedere il film, però sappiate che se non siete degli inguaribili romantici come me è probabile che troverete il film una cagata melensa, poi non dite che non vi avevo avvertito.
E ora mandatemi pure a quel paese per il paragone "ardito" Capra-Crowe...



L'ho amato anch'io...tu lo dici meglio ma ...l'ho amato anch'io
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archer84

Reg.: 26 Gen 2004
Messaggi: 4249
Da: catania (CT)
Inviato: 11-11-2005 15:16  
capisco perchè la critica lo ha stroncato... i riferimenti a jerry macguire erano anche troppo palesi e il risultato non è stato altrettanto buono...
ma cmq sono state due ore piacevolissime... sono il pubblico non un critico...
_________________
...(cit.)

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valy1967

Reg.: 09 Giu 2005
Messaggi: 1002
Da: Roma (RM)
Inviato: 11-11-2005 15:35  
quote:
In data 2005-11-11 15:16, archer84 scrive:
capisco perchè la critica lo ha stroncato... i riferimenti a jerry macguire erano anche troppo palesi e il risultato non è stato altrettanto buono...
ma cmq sono state due ore piacevolissime... sono il pubblico non un critico...



Che bel pezzo di Avatar....scusa l'ardire.
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oldboy83

Reg.: 06 Gen 2005
Messaggi: 4398
Da: Mogliano (MC)
Inviato: 19-11-2005 01:55  
Assolutamente deluso dalla qualità di questo film iper-pubblicizzato (la coppia Bloom - Dunst la dice lunga sulle preferenze gossippare del pubblico medio). Noioso, ripetitivo, ridicolo e furbo all'inverosimile... sceneggiatura se nè capo nè coda, che non tiene mai incollati alla narrazione, senza picchi e originalità, ma che punta solo sulla storiella d'amore tra le due star-feticcio: film piatto come una tavola da surf.
Nell'ultima (inutile) mezz'ora notevole l'autocelebrazione del regista Crowe (ex critico musicale) che si glorifica spargendo "luoghi & canzoni" assolutamente americani nel viaggio di ritorno del protagonista Orlando Bloom (ma il silenzioso e inespressivo Legolas che fine ha fatto?). L'irritante Kirsten Dunst farebbe perdere la pazienza anche al Dalai Lama.
Dietro all'idea del fallimento e del viaggio e al forte simbolismo dei colori (la "giacca blu" del padre morto e il cappello rosso della protagonista che tanto ricordano i colori della bandiera a stelle e strisce) si cela il solito messaggio buonista - americanista: anche se mamma America (ops... Papà America, per di più "scanzonato") dopo gli attentati e le guerre sembra un cadavere, riuscirà sempre a darti una seconda chance, soprattutto dopo aver fatto perdere ad una società di scarpe "un miliardo di dollari (sic!)".
Non conosco le pratiche di elaborazione del lutto nella cultura americana, ma nel film i personaggi sopra le righe eccedono così tanto da diventare addirittura grotteschi. Pessimo film, ma ottima colonna sonora...

_________________
Non solo un buon croupier, ma anche la mutilazione rende una mano sfortunata.

[ Questo messaggio è stato modificato da: oldboy83 il 19-11-2005 alle 02:00 ]

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calboni

Reg.: 17 Nov 2005
Messaggi: 9
Da: casalgrande (RE)
Inviato: 19-11-2005 14:00  
a me il film è piaciuto,molto meglio del precedente "vanilla sky".
almeno ho visto un orlando bloom un pò + espressivo ke nelle"crociate",e la dunst mi è piaciuta.cmq nn è un filmone,ma penso che si possa vedere.senza dimenticarci che c'è una certa susan sarandon,che da sola vale il prezzo del biglietto!

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Silvyy87

Reg.: 14 Mag 2005
Messaggi: 1941
Da: ehm (es)
Inviato: 19-11-2005 14:14  
L'ho visto ieri sera. Che dire, ottima colonna sonora, tema sviluppato in maniera originale; mai capitato di fare una festa per la morte di qualcuno
Orlando Bloom non l'ho visto bene immedesimato nella parte, meglio Kirsten Dunst anke se a volte è troppo logorroica
A Elizabethtown i telefonini si possono usare liberamente, beati loro che non sanno cosa sia lo scatto alla risposta

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AnnieHall

Reg.: 04 Nov 2005
Messaggi: 2375
Da: Firenze (FI)
Inviato: 20-11-2005 11:27  
Armata di cinismo, sono andata a vederlo ieri sera.
Ma ragazzi, a me è piaciuto! forse si sciupa un po' nel finale, con quella trovata un po' triste da "on the road" che secondo me non ci azzeccava nulla, e la coppia Dunst-Bloom che non mi convinceva, ma che personaggi ha creato Crowe! Riesce sempre a farmi divertire, e poi è così dolce... non è un film che mi cambierà la via, ma mi ha fatto passare due belle orette.
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jimbolo


Reg.: 16 Nov 2005
Messaggi: 90
Da: bergamo (BG)
Inviato: 21-11-2005 19:16  
io non riuscivo a starmene seduto a guardare quell'assurdita'...uno strazio veramente sfiancante

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 21-11-2005 23:46  
Elizabethtown è il luogo in cui crollano i luoghi comuni, le classificazioni, gli schemi. Elizabethtown è la città in cui si può ridere della morte, si può vivere un amore non patetico, si può vivere, senza standardizzarsi. Elizabethtown è l'angolo di mondo in cui non si deve dire per forza "sto bene" a chiunque si incontri, in cui si può parlare di erezioni e esibirsi in tip tap e concerti rock durante una commemorazione funebre, si può dimostrare che non tutti i californiani la pensano allo stesso modo, compresi i californiani dell'Oregon, si può venir meno a quello che significa il proprio nome, si possono annullare screzi e incomprensioni lunghi vari decenni, si può partire per un viaggio non convenzionale, che non segue la rotta più breve nè quelle più battute dai turisti, in compagnia del proprio padre per fargli vivere un'america che in fondo può benissimo non essere solo quella delle guerre in medio oriente e del sogno americano.

Elizabethtown è un film fantastico, un film che, seppure possa non convincere al 100% ad una prima distratta visione, resta dentro almeno per la sua costruzione, su cui non si può non leggere una fortissima e ricercata veicolazione di livelli significativi. Un film assolutamente d'autore, in cui ogni scelta ha una precisa logica, coerente in sé stessa e in relazione alle scelte che l'affiancano. Un film in cui Crowe rilascia nuovamente lezioni di primo piano, e in cui i centellinati zoom hanno una potenza espressiva che non può non arrivare dritta al cuore.


E per chi dice che sia un film ruffiano e superficiale...
questo film è tutto fuorché ruffiano. è un film che spezza qualsiasi convenzione, va contro qualsiasi legge dell'attrazione, se non quella del divismo, contro cui però gioca in maniera intelligente come del resto già aveva fatto in Vanilla sky con Cruise.
Così come Godard con Fino all'ultimo respiro dimostrava che al cinema non ci sono regole che non si possano infrangere senza che il risultato ne sia danneggiato, Crowe oggi dice che non ci sono regole neanche nel mondo reale, ci dice che la morte, l'amore e la vita stessa non sono che concetti, che possono essere affrontati in qualunque modo, così come si vuole. e per questo non è assolutamente neanche superficiale, perché è un film che ha una serie di livelli di lettura potenzialmente infinita, e non c'è solo, come si legge praticamente ovunque, la "simpatica storiella d'amore", o addirittura l'esaltazione del mito americano del successo (tutt'altro, come ho già accennato più sopra). è un film che va letto ben più profondamente che come una "commediola romantica", perché è un film che parte da Wilder ma passa (di nuovo, come praticamente tutta l'opera di Crowe) per Truffaut e Godard prima di arrivare alla società sfaccettata dei nostri giorni.
Non c'è nulla di imbarazzante in Elizabethtown, anzi, la figura della Sarandon è altamene significativa, basti chiudere un attimo gli occhi e concentrarsi su quell'inquadratura da dietro mentre balla il tip tap e sull'utilizzo delle luci in quel quadro. Ma siamo sempre lì, la gente ci vede una povera rincoglionita che finisce schiacciata dal cofano della macchina e che non sa cucinare, e allora è ridicola. perché convenzionalmente una donna così dev'essere ridicola.

Elizabethtown è un film sottilissimo ma robusto, bisogna farsi guidare per non perdercisi dentro.


Ancora lacrime... grazie Crowe, sei il mio esorcista preferito.

_________________
Non vorrei mai appartenere ad un forum che accettasse tra i suoi moderatori uno come me.

[ Questo messaggio è stato modificato da: sandrix81 il 21-11-2005 alle 23:47 ]

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Massimo85

Reg.: 04 Gen 2005
Messaggi: 114
Da: Parma (PR)
Inviato: 22-11-2005 11:42  
Il film non mi è piaciuto molto l'ho trovato a tratti troppo lento, a tratti troppo veloce; non miè piaciuto il poco tatto con cui gli americani trattano la morte, ed inoltre i dialoghi sono troppo psicologici e poco reali. Kirsten Dunst si cala completamente nel personaggio mentre Bloom mi è apparso un po' statico e poco espressivo. Inoltre le parti comiche non sono inserite nel contesto della storia ma le trovo un po' slegate, sono solo dei siparietti asestanti. Molto bella la colonna sonora.
_________________
"Mi chiamo Massimo Decimo Meridio. Comandante dell'esercito del Nord,Generale delle legioni Felix.Servo leale dell'unico vero imperatore,Marco Aurelio.Padre di un figlio assassinato,marito di una moglie uccisa;e avrò la mia vendetta..." (Il Gladiatore)

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